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"CAT-CALLING"

Immagine del redattore: Stefano GuccioneStefano Guccione

“Cat-Calling”, che si traduce come “lamento del gatto”, è ciò che nel ‘700 veniva messo in atto nei teatri per criticare gli attori non molto graditi dal pubblico.

Nelle ultime settimane, in seguito a post e stories di persone influenti sul web che denunciavano di subire commenti sessisti mentre stavano facendo una passeggiata per strada o durante una normalissima sessione di jogging, la faccenda ha preso sempre più quota creando due schieramenti opposti: da una parte coloro che denunciavano questi atti, dall’altra chi sminuiva tutto ciò, perchè “per du fischi” non ci sarebbe stato niente di male a fare un apprezzamento in pubblica piazza.

Di fatto “per du fischi” la stragrande maggioranza delle donne confessa di non sentirsi sicura ad uscire da sola di sera, e sempre per lo stesso motivo altrettante donne ammettono di cambiare il percorso o allungare la strada da dover percorrere per paura o insicurezza. Tutto ciò distrugge psicologicamente chi subisce tali atti, riducendo di molto la sicurezza in se stessi. Ricordiamoci sempre che un complimento può sicuramente fare piacere da una persona da noi conosciuta e di cui noi stessi abbiamo stima, ma che da uno sconosciuto assume i connotati di una vera e propria “molestia”. E non conta se questa sia o meno fisica, perchè una molestia psicologica, come quella in questione, è molto più subdola e può ferire molto più profondamente. Quindi prima di mostrare il vostro imbarazzante apprezzamento non richiesto, provate a fermarvi e capire, se riuscite, come l’altra persona potrebbe prendere quel vostro ridurre quella Donna, ad una parte del corpo o peggio paragonandola ad altro.

Di contro il migliore antidoto potrebbe essere sicuramente mostrare sicurezza, mantenendo la calma e valutando il posto in cui ci si trova. Ma soprattutto non lasciarsi sopraffare a tal punto da permettere a tutto ciò di limitare la propria libertà di azione ed espressione e provare a fare rete con altre donne così da poterne parlare per sentirsi meno sole e prendere insieme provvedimenti seri contro chi pensa di fare il gradasso solo perchè anagraficamente “Uomo”.

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