
Tempo fa avevo postato un’affascinante metafora che descriveva come uscire dalla propria “zona di comfort” potesse essere una straordinaria esperienza di crescita.Con “Zona di Comfort” intendiamo uno spazio sicuro in cui non rischiamo, ci sentiamo protetti, ma allo stesso tempo nemmeno cresciamo. Un vero e proprio concetto mentale. Una forma mentis che può fungere da scusante perfetta per non rischiare, non crescere, e vivere in modo apparentemente tranquilli all’interno dei confini del nostro “nido”.⠀
Colui che si occupò di tale concetto fu Robert Yerkes, che ha elaborato una teoria comportamentale in base alla quale, al fine di ottimizzare le prestazioni, la persona esce dal proprio “spazio conosciuto” così da sperimentare livelli di ansia tollerabili che gli permetteranno di raggiungere un livello di consapevolezza successivo. Tutto questo è molto soggettivo, soprattutto per quel che riguarda i livelli di ansia tollerati.⠀
Fuori dalla zona di comfort avviene insomma il cambiamento, la crescita, ma ci si scontra con l’ansia, quindi fondamentale è trovare un equilibrio che ci permetta di attuare tale cambiamento senza però spingersi mai troppo oltre quelli che sono i nostri limiti. In tal modo potremo imparare a bilanciare e gestire la nostra vita spingendoci anche oltre quelle che possono anche essere le piccole frustrazioni quotidiane.