
Spesso è stato chiesto come fare a non rimanere “schiacciati” da un esame andato male dopo aver studiato ed investito tanto?
Premettendo che lo psicologo, ed in questo caso io, di solito non do “consigli”. Però se dovessi pensare ad un “consiglio” sarebbe quello forse più impensabile, e cioè durante la preparazione dell’esame stesso non precludersi mai di dedicare tempo alle cose che per noi sono importanti. Limitarlo, quello si. È normale infatti durante la sessione limitare i tempi e lasciare che lo studio prenda un pò il posto di tutto il resto, però mai lasciare che esso lo faccia del tutto.
Questo perché il risultato di un esame non dipende mai solo da noi e dalla nostra preparazione, ed anche a seguito di una preparazione brillante il risultato potrebbe non essere quello desiderato o che ci aspettavamo. Ecco quindi che se noi avremo investito tutto unicamente su quella prova, sacrificando anche occasioni IMPORTANTI e NON RIPETIBILI, sarà per noi come non avere scappatoie. Sarà come aver fallito. E aver fallito su ogni versante.
Invece un esame andato male, al netto di esserci però sentiti efficaci nella gestione del nostro tempo e delle nostre attività, è un esame che potrà essere senz’altro ripetuto con più consapevolezza. Senza nè rimpianti nè rimorsi. Lasciando in noi anche quella piccola grande consolazione di non aver “sprecato” nulla. Seppur con un esame da poter sempre ripetere all’appello successivo.