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"MIO FIGLIO È DOTTORE!"

Immagine del redattore: Stefano GuccioneStefano Guccione

Oggi mi piace portare all’attenzione qui sulla pagina uno dei luoghi comuni più diffuso tra i genitori e di conseguenza più “subìto” da (noi) figli. Quell’asfissiante desiderio dell’aver il figlio modello su cui imporre la politica del “dover essere” piuttosto che del “voler essere”.

E attenzione non siamo qui per dire che ci siano genitori “buoni” o “cattivi”, il mestiere di genitori resta il più complesso e forse quello che un “modello” non potrà mai avere; ma questo è sicuramente uno spunto importante su cui soffermarsi a riflettere per capire sia come un genitore può influenzare la vita di un figlio, e sia come un figlio, purtroppo, potrebbe essere influenzato dalle aspettative di un genitore, rimanendone invischiato per tutta la vita.


Riporto di seguito anche la riflessione del Post della Pagina @psicoadvisor


“Alcuni genitori vivono mediante i loro «figli trofeo», estensioni del sé da sfoggiare in giro. Il ragionamento soggiacente è questo: se mio figlio fa «qualcosa di grande» allora significa che «sono grande anche io». Sono genitori che non avendo mai realizzato se stessi, vivono attraverso i figli-oggetto che divengono gli unici responsabili dell'inevitabile infelicità genitoriale.

Altri genitori, invece, più saggiamente, si assumono la responsabilità della propria vita e lasciano ai figli il diritto di costruirsene una a propria immagine e somiglianza, scandita in base a bisogni individuali. I bisogni del figlio non vengono machiavellicamente sostituiti da quelli del genitore.”

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